Com’è noto,  tutte le misure finalizzate ad assicurare la frequenza scolastica in presenza, devono essere attivate, nell’ambito di specifiche e motivate richieste,  per i figli degli operatori sanitari direttamente impegnati nel contenimento della pandemia, in termini di cura e assistenza ai malati.  Resta da chiarire se i genitori, stando alle precedenti interpretazioni di queste norme, debbono essere impiegati entrambi in questo tipo di professioni.

Per quanto attiene al personale addetto ad altri servizi pubblici essenziali, si è in attesa di un indispensabile chiarimento da parte degli organi competenti, così da poter definire, in maniera inequivocabile, chi siano gli aventi diritto. Sarà, pertanto, cura della scrivente tenere informate le famiglie circa gli sviluppi della questione.

Resta inteso, come precisato nella nota del 06/03/2021 dal Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, Dott.ssa Augusta Celada, che le tutele previste per i figli del personale di cui sopra devono essere adottate nel rispetto dell’obiettivo prioritario del contenimento del rischio di contagio.

La dirigente scolastica

Cristina Tralli